Jasper Johns, White Flag, 1955, Metropolitan Museum of Art
Leggo e riporto questa riflessione di Jasper Johns, molto interessante:
Un’opera può dirsi finita quando è risolta in sé, quando è per se stessa, quanto ti ha svuotato, quando tutte le sue parti sono andate in una certa direzione, e non sono più possibili ritorni.
Jasper Johns, stralcio di un’intervista rilasciata a “La Lettura” (21.02.2106)
Un’opera può dirsi finita quando l’artista ha la chiara percezione che non vi sia più nulla da aggiungere o togliere. Quando tutte le sue parti seguono armoniosamente una certa direzione.
Quando il creatore si sente ‘svuotato’, allora l’opera è pronta per vivere di vita propria. E’ una relazione dinamica tra l’opera e l’artista, sostenuta da un meccanismo di spostamento che facilita il rigenerarsi di un nuovo atto creativo.
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