Ho sempre invidiato chi in questa stagione può godere del piacere di rilassarsi sotto un pergolato di glicine in fiore, la cui straripante bellezza s’accompagna ad un delicato e raffinatissimo profumo.
Il glicine è tra i fiori preferiti dai giapponesi. È chiamato fuji, come il monte Fuji, con un leggera differenza di pronuncia.
Veniva spesso piantato nei giardini delle residenze nobiliari; ne decantavano la bellezza i poeti e gli artisti; le sue fibre erano filate e utilizzate per tessere una stoffa molto resistente.
In Giappone la fioritura avviene di solito a fine aprile ed è spettacolare perché è tradizione far crescere la pianta su alti tralicci o pergolati, disposti in modo da creare lunghi percorsi per passeggiate riposanti.
In particolare, sono due i luoghi più celebri dove si può godere della vista del glicine in fiore.
❀ I Giardini Kawachi Fuji a Kitakyushu, con il loro famosissimo “Tunnel dei Glicini”. Qui sono presenti oltre venti specie e centocinquanta piante.
Questo bellissimo video ti farà immergere in un’atmosfera calma e sognante.
❀ Il Parco dei Fiori Ashikaga dove si trovano esemplari imponenti di diversi colori. Se visiti il sito ufficiale noterai una curiosità: il prezzo d’ingresso ai giardini aumenta in modo proporzionale all’avanzamento della fioritura!
Consigli utili
Il glicine è un fiore molto delicato ed è difficile mantenerlo in vita una volta raccolto. Ecco alcuni trucchi e suggerimenti che ho trovato nei miei libri:
- Non tagliare solo il grappolo fiorito ma anche una piccola porzione di fusto.
- Scegli preferibilmente solo i fiori all’inizio della fioritura, quando il grappolo è aperto per circa un quarto della sua lughezza, e recidi sempre alla sera.
- Una volta raccolto, dividi con un taglio piuttosto lungo il fusto legnoso per consentire al glicine di assorbire più acqua.
- Immergi la parte terminale del fusto in alcool per pochi minuti.
- Fai riposare durante la notte in acqua abbondante e calda.
- Una volta posizionato il ramo nel vaso, spruzza fiori e boccioli con una nebbia sottile di acqua fredda.
Tra tutti questi ‘trucchi del mestiere’, quest’anno ho sperimentato l’immersione della parte terminale del fusto nell’alcool e garantisco che funziona.