Ieri, passeggiando lungo una strada che costeggia la ferrovia, ho trovato un grande cespuglio di senape nera (Brassica nigra) e mi sono fermata a lungo ad osservarlo; poi non ho resistito alla tentazione di tagliare due steli per realizzare uno stile che amo molto: l’ikebana con le erbacce.
Naturalmente scherzo, perché questo ‘stile’ in realtà non esiste, anche se in Giappone le erbe spontanee sono a tutt’oggi molto apprezzate nell’arte dell’ikebana.
Ammetto di avere una spiccata simpatia per le Erbacce (sì, con la E maiuscola), quelle che crescono ai margini della strada, nei luoghi incolti e abbandonati, tra le macerie. Sono robuste, non hanno bisogno di nulla e regalano molto all’ecosistema; piante pioniere che nutrono gli animali e consolidano terreni nudi.
Tornata a casa, i fiorellini di senape hanno fatto volare nell’aria i loro piccoli petali, come se fossero festosi coriandoli gialli. L’ikebana poi è venuto da sé, quasi senza che me ne accorgessi.
Non sono certo l’unica ad amare le erbacce. Considerate per molto tempo soltanto delle piante infestanti, ora stanno tornando in auge. Facebook, tanto per citare un solo esempio, ospita numerosi gruppi di appassionati di fiori ed erbe spontanee.
Inoltre, sono stati pubblicati libri molto interessanti sull’argomento. L’autorevole botanico inglese Richard Mabey ha scritto Elogio delle erbacce, in cui ne descrive la storia culturale, raccontando anche la loro presenza ispiratrice in ambito artistico-letterario. Non l’ho ancora avuto tra le mani ma sarà senz’altro uno dei prossimi libri che leggerò.
Gilles Clément, il celebre paesaggista, scrittore e agronomo francese, le chiama “piante ruderali” e, di nuovo, troviamo l’apologia di questa flora delle discariche nel suo Elogio delle vagabonde.
Per i golosi: Muro io ti mangio! di Maria Cristina Pasquali, Carlo Bava e Alessia Zucchi.
Infine per i piccoli, ma non solo, cito il bellissimo silent book Sidewalk Flowers (edito in Italia da Pulce Edizioni) scritto dal pluripremiato poeta JonArno Lawson e illustrato da Sydney Smith. Qui trovi un breve trailer con alcune immagini.