Questo è il primo fiore di camelia sbocciato sul mio balcone. Non è bellissimo? Ho acquistato una piccola pianta alcuni mesi fa e l’ho messa in un angolo riparato del mio piccolo balcone di casa, senza tante speranze. Mai avrei creduto di veder sbocciare un fiore così spettacolare!
Amo la camelia. Oltre ai fiori, utilizzo molto spesso nelle composizioni di ikebana i suoi rami e le foglie, di un verde scuro e intenso, coriacee e lucide, molto resistenti.
Per soddisfare tutte le mie curiosità su questa pianta sto leggendo “La Camelia”, libro scritto da Angela Borghesi, edito da Laterza. Lo consiglio per la puntualità delle informazioni, sia storiche che botaniche, e le belle illustrazioni. C’è anche un breve capitolo in cui si parla dell’ikebana e della fortuna di questo fiore nella letteratura e nell’arte giapponese.
Poi, certo, sarebbe fantastico poter visitare uno dei tanti giardini storici italiani dove la camelia è protagonista. Per il momento non possiamo farlo, ma ti lascio qualche indirizzo con l’augurio che i desideri si trasformino presto in realtà:
❀ Villa Durazzo Pallavicini a Pegli, in Liguria. Vanta il più antico camelieto italiano, datato 1856.
❀ Villa Anelli a Oggebbio sul Lago Maggiore.
❀ La lucchese Villa Reale di Marlia.
❀ Il Camellietum Compitese, un’istituzione che si occupa della raccolta e conservazione delle camelie antiche toscane.
❀ I giardini dell’Associazione Grandi Giardini Italiani.
Spero così di averti trasmesso un po’ del mio amore per questa pianta dalle cui foglie (quelle della Camellia sinensis, per la precisione) si ricava la bevanda più consumata al mondo: il tè.